"PREFIERO MORIR DE PIE
QUE VIVIR DE RODILLAS"

(Emiliano Zapata)

ARCHIVIO

ARCHIVIO FOTOGRAFICO

LA VIA FRANCIGENA
NELLA TUSCIA


Dal mare del Nord e dalle sponde del Reno, attraverso i passi alpini e i valichi appenninici, per secoli, fedeli cristiani di lingue diverse e di diversa estrazione sociale si avventurarono lungo il cammino, arduo di difficoltà e ardente di speranza, della via Francigena diretti verso Roma.
Dopo la Toscana, con il transito a Lucca e a Siena, e prima di Roma la via Francigena si inoltra ancora oggi nel territorio della Tuscia, con i suoi borghi e le sue campagne.

Sutri - cartello della via Francigena

Il pellegrinaggio sulla Via Francigena, della cui fase medievale resta testimonianza nel diario redatto dall'arcivescovo Sigerico alla fine del I millennio, incontra la Tuscia e l'alto Lazio presso la località di Proceno, fondata secondo la leggenda dal re etrusco Porsenna e nei cui dintorni sono stati rinvenuti alcuni sepolcreti etruschi.

ACQUAPENDENTE La via Francigena si spinge senza esitazione a sud e raggiunge Acquapendente, a nord del lago di Bolsena e vicina al confine con l'Umbria, dove si trova la Cattedrale del Santo Sepolcro, consacrata alla metà del XII secolo dal vescovo Aldobrandino da Orvieto e nota per la cripta contenente, secondo la tradizione, pietre bagnate con il sangue versato da Cristo durante la Passione. Presso Acquapendente, per ricordare la ribellione degli antichi abitanti del posto al potere dell'imperatore Federico Barbarossa, ogni anno si celebra la Madonna del Fiore con la sfilata dei Pugnaloni, grandi quadri a soggetto allegorico o religioso realizzati con foglie e patali di fiori.

Immagine tratta dal sito del Comune di Acquapendente

Pagina dedicata alla Cripta del Santo Sepolcro dal sito del comune di Acquapendente
La via Frangiena ad Acquapendente, file pdf presente sul sito del comune di Acquapendente

A sud di Acquapendente sorgono San Lorenzo Nuovo, di origine settecentesca e quindi assente negli itinerari medievali, e Bolsena, stretta tra le torri del castello Monaldeschi in alto, risalente al XII-XIV secolo, e le sponde dell'omonimo lago in basso.

Bolsena - Rocca Monaldeschi


BOLSENA I profughi provenienti dall'antica città etrusca di Velzna, distrutta dai Romani alla metà del III secolo aC e probabilmente corrispondente all'attuale Orvieto, fondarono, presso l'attuale Bolsena, la città di Volsinii Novi, cui si devono il nome della cittàdina contemporanea e del vicino lago.

Bolsena - Resti delle antiche mura di Volsinii Novi

In età medievale, nella seconda metà del XIII secolo, la cittadina di Bolsena fu teatro del miracolo del Corpus Domini. Pietro da Praga, sacerdote di origine boema, stava celebrando la messa nella chiesa di Santa Cristina, risalente al secolo XI, quando, al momento dell'elevazione, alcune gocce di sangue caddero dall'ostia sul corporale di lino e sull'altare di marmo. In onore del clamoroso evento fu istituita, da papa Urbano IV, la festa del Corpus Domini, ricordata in molte città e celebrata, in particolare, a Bolsena con la tradizionale infiorata del mese di giugno dedicata all'Eucarestia.

Bolsena - Basilica di Santa Cristina
Immagine tratta dal sito della Basilica di Santa Cristina


Bolsena

Voce dedicata a Bolsena dal sito della Treccani
Pagina dedicata al Miracolo del Corpus Domini dal sito della Basilica di Santa Cristina
Pagina dedicata all'antica città di Volsinii Novi dal sito pagineveloci.net


Bolsena - Lago di Bolsena


MONTEFIASCONE A sud del lago di Bolsena, specchio d'acqua adagiato all'interno di un antico cratere vulcanico, sorge, sulla sommità di un colle, la cittadina di Montefiascone, famosa per il famoso vino bianco "Est! Est!! Est!!!".
La famosa dicitura si deve ad un serviotre di Johannes Defuk, un vescovo germanico messosi in viaggio verso Roma agli inizi del XII secolo. Il servitore aveva ricevuto l''ordine di indicare al vescovo la bontà dei vini assaggiati apponendo, una o due volte, la parola "Est" sulle porte delle taverne e delle cantine incontrate lungo il cammino. Il vino di Montefiascone colpì a tal punto il servitore da spingerlo a ripetere per ben tre volte la parola in codice e ad accompagnarla con sei punti esclamativi. Il vescovo, secondo la tradizione, apprezzò a tal punto il vino di Montefiascone da berne fino alla morte ed oggi è sepolto a Montefiascone, presso San Flaviano.
Pagina dedicata alla leggenda del vino "Est! Est!! Est!!!"

Montefiascone


Montefiascone - Basilica di San Flaviano

Montefiascone, dominata dal Duomo di Santa Margherita, ospita il santuario di San Flaviano, una basilica dall'aspetto decisamente insolito, ispirato a quello della chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme, e dallo stile originariamente romanico, con successive integrazioni gotiche.

Montefiascone - Basilica di San Flaviano

Questo luogo di culto, coi suoi due livelli e con le sue pesanti colonne, fu costruito a partire dall'XI secolo e ospita affreschi del XIII, tra i quali il tipico "Incontro dei Tre Vivi e dei Tre Morti".

Montefiascone - Basilica di San Flaviano


VITERBO Non lontano da Montefiascone si trova Viterbo, l'attuale capoluogo di Provincia, sorta in una zona famosa in epoca etrusca e romana per le acque termali.
La città fu sede papale e ospitò il primo conclave, nel XIII secolo, della storia, presso il palazzo dei Papi.
I cardinali, riuniti da moltissimi mesi a Viterbo per l'elezione del papa, non riuscivano ad eleggere il nuovo Pontefice, provocando il malumore dei fedeli e l'intervento del capitano del Popolo Raniero Gatti, il quale, per accelerare l'elezione, chiuse il portone del palazzo cum clave (da cui la parola conclave), rimosse il tetto dell'edificio e ridusse il vitto degli elettori. Alla fine fu eletto Gregorio X.

Viterbo - Palazzo dei Papi

Viterbo ospita, presso la Rocca Albornoz, il Museo Nazionale Etrusco, recentemente arricchito dai reperti rinvenuti presso un antico santuario rupestre scoperto nel territorio di Vetralla, e il Museo Civico, che custodice due tele del pittore Sebastiano del Piombo, di scuola michelangiolesca.
Pagina dedicata all'inaugurazione della sala sul snatuario di Vetralla dal sito pagineveloci.net

Viterbo - Rocca Albornoz

La città conserva molti edifici di età medievale, come quelli del quartiere di San Pellegrino con l'omonima chiesa risalente all'XI secolo, e ogni anno, il 3 settembre, ospita una delle manifestazioni, da pochi mesi ammessa dall'Unesco nell'elenco dei Patrimoni culturali immateriali dell'umanità, più caratteristiche del mondo: il trasporto, ad opera dei "Facchini", della Macchina (una torre luminosa alta circa 30 metri) di Santa Rosa.
Pagina dedicata alla cattedrale di Viterbo
Pagina dedicata alla festa di Santa Rosa del 2013 dal sito pagineveloci.net

Viterbo - Macchina di Santa Rosa (2013)


VETRALLA La via Francigena abbandona Viterbo per raggiungere, a sud-ovest del capoluogo, la cittadina di Vetralla caratterizzata dalle viuzze strette del centro storico e dalle mura innalzate lungo il tragitto della strada statale Cassia.
Sulla strada che da Vetralla conduce a Tarquinia, città costiera famosa per i tumuli monumentali e per le tombe dipinte di età etrusca, fu edificata nel XII secolo, sui resti di un edificio più antico, la chiesa di San Francesco, la più antica del comune di Vetralla. Il bosco del monte Fogliano, davanti all'eremo di S. Angelo, accoglie ogni anno, a maggio, la festa dello "sposalizio dell'albero", legata alla fertilità dei campi e dalle origini antichissime.
Pagina dedicata alla Chiesa di San Francesco a Vetralla dal sito pagineveloci.net

Vetralla - Chiesa di San Francesco


RONCIGLIONE Sul versante orientale del lago di Vico si trova Ronciglione, raggiunta da alcuni itinerari, e a Ronciglione si trova la chiesa di S. Maria della Provvidenza, costruita tra XI e XII secolo. Il centro è famoso per il suo Carnevale centenario e celebra Bartolomeo, apostolo e santo patrono della cittadina, alla fine di agosto.
Pagina dedicata alla Festa di San bartolomeo del 2013 dal sito pagineveloci.net
Pagina dedicata al carnevale di Ronciglione del 2014 dal sito pagineveloci.net


CAPRANICA A sud di Vetralla e del lago di Vico, immerso nell'omonima riserva, si trova Capranica, il cui nucleo originario fu fondato, nei pressi dell'antico Vico Matrino, sulla cima di un alto sperone tufaceo dominante la Statale Cassia verso l'VIII secolo dC. Capranica ospita edifici interessanti come il Tempio Romanico di San Francesco e la chiesa della Madonna del Piano, la cui facciata è attribuita al Vignola.

Capranica - Tempio Romanico di San Francesco

La chiesa di S. Maria, risalente al XIX secolo, conserva una Tavola del XII-XIII secolo e un Trittico con S. Terenziano, S. Rocco (i patroni cittadini) e S. Sebastiano.
Capranica - Trittico

All'interno del Duomo di San Giovanni è invece custodito un crocifisso di legno policromo del XV secolo, al quale ogni anno viene dedicata un'infiorata in occasione dei festeggiamenti del "Santissimo Crocifisso".
Breve storia di Capranica dal sito pagineveloci.net
Pagina dedicata dal sito pagineveloci.net alla Festa del Crocifisso

Sutri


SUTRI A pochi chilometri da Capranica c'è Sutri. La città vanta origini "antichissime", confermate dalla presenza di una necropoli rupestre di età romana (una delle più interessanti in territorio etrusco-italico e fiancheggiante per lunghi tratti l'attuale Cassia), e di un suggestivo anfiteatro scavato nel tufo. Nei pressi dell'anfiteatro e della via Francigena sorge la chiesa della Madonna del Parto. Questo luogo di culto originariamente ospitò, forse, un mitreo.

Sutri

La Cattedrale di Sutri fu consacrata da Innoncenzo III all'alba del XIII secolo e, al di sopra del pavimento cosmatesco della navata centrale, ospita una statua lingea di S. Dolcissima, patrona cittadina ricordata ogni anno nel mese di settembre con numerosi eventi.
Storia antica di Sutri
L'anfiteatro di Sutri
Festa di Santa Dolcissima 2013

Sutri - Anfiteatro


Sutri - Necropoli rupestre

Superato il comune di Monterosi la via Francigena abbandona la provincia di Viterbo e entra in quella di Roma.
La meta finale dei pellegrini è quasi raggiunta, al termine di un viaggio intrapreso in memoria di un Essere Umano che, senza armi e senza oro, senza costruire basiliche traboccanti ricchezze e senza innalzare castelli per sfruttare e per sottomettere, ha cambiato la storia dell'umanità predicando l'amore, la fede in Dio e il perdono.

Roma - Piazza del Popolo

ALCUNI LINK UTILI:
www.francigenalazio.it
www.viefrancigene.org



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di Stefano Rosati

ROMA - CONVEGNO SULLA FRANCIGENA

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