Persa la guerra, le case distrutte, la terra natia invasa, i pochi superstiti di un massacro si incamminano verso ovest attraverso le verdi colline dell'Italia centrale. I profughi sono etruschi del III secolo aC e alle loro spalle c'è quel che resta di una città un tempo grande e ricca, una città prima assediata e poi devastata dai romani, la città di Velzna.
UNA CITTA' SUL LAGO
I superstiti di Velzna, corrispondente all'attuale Orvieto, si stabilirono sui rilievi dominanti un grande lago di origine vulcanica e fondarono, presso un precedente e piccolo insediamento etrusco dipendente dalla stessa Velzna, la città di Volsinii.
Dal nome di questa città derivarono nel corso dei secoli quello dell'attuale centro abitato di Bolsena e quello dell'adiacente e omonimo lago.
Si tratta di un territorio che conobbe i primi insediamenti umani in epcoa preistorica e nel quale, nel III millennio aC, si sviluppò la Civiltà di Rinaldone, estesa dalle sponde del lago di Bolsena alla costa del Tirreno. La località di Rinaldone, che ha offerto il proprio nome alla omonima cultura, si trova nel territorio di Montefiascone, a pochi chilometri da Bolsena.
La città di volsinii sorgeva sulle colline di Mozzeta di Vietena (il cui punto più alto arriva quasi a 600 metri sul livello del mare), Montebello, Gratte, Poggio Casetta, Pozzarello, Mercatello e Poggio Moscini (a 350 metri sul livello del mare).
Il centro si allungava da est a ovest ed era protetto a nord e a sud rispettivamente dal fosso Brutto e dal fosso del Capretto, caratterizzati dalla presenza di profondi burroni.
LE MURA CICLOPCIHE DI VOLSINII
A protezione della città, evidentemente non pienamente soddisfatti dalle difese naturali, i suoi abitanti decisero di edificare una cinta muraria lunga quasi quattro chilometri e mezzo. e larga circa 2 metri.
Le mura molto probabilmente risalgono al III secolo aC e quindi all'epoca in cui i superstiti di Velzna vennero deportati nelle vicinanze del lago dai Romani.
Le mura, secondo una teoria alternativa, potrebbero risalire anche ad un'epoca precedente quella della Volsinii etrusco-romana del III secolo, forse al IV secolo, e potrebbero essersi estese su un territorio più ampio di quello finora considerato. Conseguentemente il centro preesistente Volsinii potrebbe non essere stato tanto piccolo.
Forse Velzna non sorgeva nei pressi dell'attuale Orvieto ma vicino alla moderna Bolsena, come è stato già ipotizzato in passato, oppure Velzna è effettivamente l'antenata di Orvieto e una sconosciuta grande città etrusca si estendeva vicino al lago di Bolsena prima dell'avvento di Volsinii Novi.
LUNGO LE MURA
Alcuni frammenti di questa grande opera difensiva sono oggi visibili.
Nella zona in cui la via Orvietana sale verso la Rocca Monaldeschi di Bolsena, ad esempio, è possbile osservarne un tratto, rinvenuto nel 1957, formato da dieci filari di blocchi sovrapposti e talvolta segnati da antiche lettere etrusche, utilizzate probabilmente in fase di costruzione.
Nel 1960, in seguito ad un alluvione, presso la cosidetta Porta Capite, a ovest, vennero alla luce ulteriori tratti della linea difensiva dell'antica Volsinii. Questa porzione delle mura presenta incisioni simili a quelle dei blocchi sull'Orvietana ed attualmente, come la parte ritrovata a Mozzeta di Vietana - Pian Muraccio, è ricoperta,
Ben visibili sono invece le mura rinvenute a partire dal 1946 da studiosi francesi a Gratte, nella zona settentrionale di Bolsena.
IL MUNICIPIO ROMANO
Difesa dalla natura e, soprattutto, dalle sue mura, la città etnicamente etrusca di Volsinii lentamente si romanizzò e divenne Municipium agli inizi del I secolo aC, al termine della Guerra Sociale che vide le oligarchie italiche, desiderose della cittadinanza romana, opposte alla Repubblica, contraria alla concessione.
Caduta la Repubblica Romana sotto i colpi sanguinosi delle gueere civili, Volsinii prosperò in epoca imperiale, periodo durante il quale la città ospitò numerose famiglie romane benestanti e di origine etrusca.
A poche centinaia di metri della Rocca Monaldeschi, che domina la città di Bolsena con le sue possenti mura e le sue alte torri, si può accedere alla'Area Archeologica di Poggio Moscini e osservare i resti del locale Foro Romano, delle Terme di Seio Stradone e di vari edifici pubblici e privati di epoca romana.
Volsinii Novi non resistette alla caduta dell'impero romano, a causa della quale si avviò verso il declino.
Nei pressi dell'antica città etrusca e romana sorse nel medioevo un insediamento fortificato.
Come volsinii aveva sostituito Velzna, così Bolsena prese il posto di volsinii.
Link utile:
Testo sulla mostra "Da Orvieto a Bolsena"
Testo sull'antica città etrusca di Velzna
Pagina dedicata alla storia della città sul sito del comune di bolsena
di Stefano Rosati