Sul versante meridionale dei Monti Cimini, a pochi minuti dal lago di Vico, sorge la città di capranica, con il centro storico arroccato su un alto sperone di roccia tufacea circondato dai vivaci quartieri moderni.
Le Mura di Capranica dalla Via Cassia
DA VICO MATRINO A CAPRAE ILEX
Il territorio che oggi ospita il comune di capranica venne popolato prima dagli etruschi e, successivamente alla presa di Veio e di Sutri, dai romani che fondarono la colonia di Vico Matrino, resa prospera dai commerci che percorrevano la via Cassia.
Vico Matrino venne distrutta dai Longobardi, al termine delle invasioni barbariche, e, intorno all'VIII secolo dC, alcuni pastori di capre si stabilirono, secondo la tradizione, nella zona dell'attuale città, ritenuta sufficientemente sicura per ospitare il nuovo insediamento. Nacque in questo modo Caprae Ilex, che significa Elice delle Capre, da cui derivò Capralica, l'antico nome di Capranica.
GLI ANGUILLARA
Il nuovo centro abitato fece parte della "donazione di Sutri" con la quale il sovrano longobardo Liutprando cedette il controllo dell'area della valle di Sutri a papa Gregorio II nel 728 dC dando vita al primo nucleo del Patrimonium Sancti Petri.
A capranica passò in epoca alto-medievale, l'imperatore Carlo Magno.
La cittadina visse fino agli inizi del XIV secolo soto la giurisdizione del convento sutrino dei SS Cosma e Damiano, quindi passò sotto il controllo della famiglia Anguillara.
Nel 1337, all'epoca del conte Orso degli Anguillara, unico della sua famiglia a risiedere stabilmente a Capranica, la città ebbe l'onore di ospitare Francesco Petrarca.
Quello passato sotto il dominio degli Anguillara fu per Capranica un periodo contraddistinto da lotte e scorribande, eventi che favorirono l'espansione della sua influenza sui territori vicini.
Gli Anguillara infatti si scontrarono per l'intero XIV secolo con i Prefetti di Vico.
Nel 1435 Papa Eugenio IV, insieme a Everso degli Anguillara, riuscì ad allontanare dai suoi feudi Giacomo di Vico, l'ultimo prefetto, e i suoi due figli.
Capranica, centro storico
L'alleanza tra Anguillara e papato però si infranse poco dopo.
Deifobo e Francesco, successori di Everso, entrarono in contrasto con la Santa Sede e subirono una sollevazione da parte degli abitanti di Capranica.
DAI CARDINALI GOVERNATORI ALL'UNITA' D'ITALIA
Allontanati gli Anguillara, la cittadina venne affidata dal Papa ad un cardinale governatore e divenne capoluogo del territorio da questi amministrato.
Capranica, centro storico
La città in questo periodo crebbe e conobbe una rinnovata fase edilizia, con la costruzione dei principali palazzi.
Affidata dall'anno 1700 ad un governatore laico, agli inizi del XIX secolo Capranica perse, per volere del papa, il ruolo di capoluogo.
Le truppe italiane vi entrarono il 17 settembre 1870.
Capranica, la provincia di viterbo, il Lazio e la città di Roma stavano per entrare in una nuova fase della loro storia, quella dell'Italia unita, monarchica prima e repubblicana poi.
Capranica, ingresso del centro storico
di Stefano Rosati