"PREFIERO MORIR DE PIE
QUE VIVIR DE RODILLAS"

(Emiliano Zapata)

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TARQUINIA
INCONTRO DEDICATO ALLA TOMBA DEL GUERRIERO





La biblioteca comunale "Vincenzo Cardarelli" di Tarquinia ospiterà, sabato 12 aprile 2014 alle ore 17.00, una conferenza, tenuta dal dott. A. Babbi, dal titolo:

LA TOMBA DEL GUERRIERO DI TARQUINIA:
DESTINO DI UNA SCOPERTA ARCHEOLOGICA IN PIENO RISORGIMENTO


La conferenza è organizzata dall'Associazione "Amici delle tombe dipinte di Tarquinia".

LA TOMBA Le vicende relative al corredo rinvenuto nella "Tomba del guerriero" di Tarquinia sono particolarmente interessanti.
Tra la fine del 1869 e la prima parte del 1870 i fratelli Manzi, due canonici eseguirono degli scavi nella zona di Corneto, l'attuale Tarquinia, e individuarono un'antica sepoltura, risalente al 730-720 aC, che, a causa delle numerose armi rinvenute e del ricco corredo (formato da vasellame e ornamenti), fu battezzata "Tomba del guerriero".

Tomba del guerriero, scudo

IL REGNO D'ITALIA Il 1870 fu anche l'anno dell'annessione di Roma e del Lazio, già territori dello Stato Pontificio, al Regno d'Italia e così i Manzi, inevitabilmente scomparso l'interesse delle autorità pontificie, prima cercarono di cedere il tesoro recuperato al Regno d'Italia, senza successo, e infine, ottenute le autorizzazioni necessarie, si rivolsero a compratori esteri.

UNA VITA DIFFICILE Il tesoro si avviò in questo modo verso i Musei Reali di Berlino, dove, nell'autunno del 1873, fu inventariato dall'archeologo Heinrich Heydemann e dove si preparò a seguire le complesse vicende politiche tedesche del XX secolo.
I reperti nel 1939 furono in parte trasferiti nei bunker berlinesi e in parte inviati, per motivi di sicurezza, alle cave e miniere situate ad ovest della capitale tedesca.
La parte di tesoro ospitata dai bunker e non distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale fu trasportata, al termine del conflitto, in Unione Sovietica (alcuni reperti tornarono in Germania nel 1958) mentre quella finita nelle cave e miniere fu assegnata al palazzo berlinese dello Schloss Charlottenburg. Il tesoro rimase quindi diviso per molti anni e la sua ricomposozione è divenuta possibile soltanto in seguito alla riunificazione della Germania, avvenuta nel 1989.
Immagine dello Schloss Charlottenburg

I REPERTI Lo studio dei reperti ha offerto informazioni, relative ad esempio alla rappresentazione del potere e alle forme di scambio dell'epoca, utili per la ricostruzione del periodo storico (fine dell'VIII secolo aC) al quale gli oggetti appartengono, un periodo di confine, nelle terre degli Etruschi, tra l'età villanoviana e quella orientalizzante.


Tomba del guerriero, pettorale bronzo con lamina d'oro

PER MAGIGORI INFORMAZIONI SULLA CONFERENZA
Sito dell'Ass. Amici delle tombe dipinte di Tarquinia
La notizia sul sito dell'Ass. Amici delle tombe dipinte di Tarquinia
La notizia sul sito delle Necropoli Etrusche di Cerveteri e Tarquinia

PER MAGGIORI INFORMAZIONI SULLA TOMBA DEL GUERRIERO
Materiale presente sul sito dei Musei Vaticani
Materiale presenti sul sito dei Musei Vaticani

PER MAGGIORI INFORMAZIONI SULLA CULTURA VILLANOVIANA
Pagina dedicata alla cultura villanoviana sul sito paginevelic.net
Pagina dedicata al periodo villanviano dell'antica Tarquinia sul sito pagineveloci.net


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