"PREFIERO MORIR DE PIE
QUE VIVIR DE RODILLAS"

(Emiliano Zapata)

ARCHIVIO

ARCHIVIO FOTOGRAFICO

DA ORVIETO A BOLSENA
UN PERCORSO TRA
ETRUSCHI E ROMANI

La Fondazione per il Museo "Claudio Faina", la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umrnia e l'Ecole Française de Rome hanno organizzato una mostra, con numerose sedi espostive, dal titolo:

"Da Orvieto a Bolsena. Un percorso tra Etruschi e Romani".

La mostra è iniziata il 24 aprile 2013 è chiuderà il 3 novembre 2013, l'esposizione nella sede romana di Villa Giulia terminerà il 1 settembre 2013.

ATTENZIONE: L'ESPOSIZIONE A VILLA GIULIA E' STATA PROROGATA AL 29 SETTEMBRE


LA STORIA La mostra racconta la storia delle città etrusche di Velsena/Velzna, l'odierna Orvieto, e Volsinii, l'attuale Bolsena. Velzna fu nemica di Roma e dopo numerosi scontri, avvenuti nel corso del IV secolo e agli inizi del III, la città etrusca venne distrutta dai romani nel 264 aC.
Probabilmente la causa dello scontro finale fu l'avvento a Velzna di un'amministrazione popolare al posto di un precedente governo oligarchico e filoromano.
Gli abitanti di Velzna furono costretti ad abbandonare ciò che restava della loro città, un territorio abitato in quel momento da più di 600 anni, e si trasferirono a Volsinii, divenuta in seguito alla Guerra Sociale municipio romano, nei pressi del lago di Bolsena.
La migrazione venne imposta dai romani ai superstiti di Velzna per questioni sociopolitiche, legate alla recente estromissioni dal governo delle classi oligarchiche filoromane di Velzna, e per allontanare i nemici vinti dalla principale via di comunicazione tra l'Italia centrale e quella settentrionale, rappresentata dal Tevere e dal sistema idrografico Paglia/Chiani/medio e alto Arno.
A Velzna in quel periodo viveva probabilmente una numerosa comunità di persone socialmente sulbalterne ai rappresentanti dell'oligarchia e quindi, a torot o a ragione, considerate pericolose.
La città etrusca, inoltre, controllova quasi sicuramente gli itinerari che colllegavano città etrusche come Caere e Veio a città dell'entroterra umbro, quali Chiusi e Perugia, e alle città sorte sul delta del Po.
I romani portarono a Roma un ricco bottino, in parte offerto agli dei, e, secondo le loro consuetudini, edificarono sull'Aventino un tempio dedicato al dio Voltumna/Vortumnus/Vertumnus/Vertunno, la principale divinità etrusca venerata a Velzna. Il Santuario di Voltunna, il Fanum Voltumnae, ospitava l'assemblea della Dodecapoli etrusca (un'allenza di tipo economico, religioso e militare tra città etrusche delle attuali Umbria, Toscana e Lazio settentrionale) e sorgeva, forse, nel territorio di Velzna.

LA MOSTRA La mostra si interessa alle città di Velzna, di cui restano oggi ampie necropoli, e Volsinii e anche al terrtorio che le ospitò.
A Grotta di Castro (dove recentemente sono state rinvenute tombe a tumulo con circolo di pietre) e San Lorenzo Nuovo (dove presso Monte Landro è stato rinvenuto un santuario) è possibile incotrare l'antica realtà della sponda settentrionale del lago di Bolsena, a Castiglione in Teverina si può conoscere il mondo etrusco-romano esistito sulle rive del Tevere.
I curatori della mostra sono il dott. Giuseppe M. Della Fina e il dott. Enrico Pellegrini.


La cartina è stata ricavata da Google Maps


LE SEDI Le sedi principali dell'esposizione sono il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, il Museo "Claudio Faina" e il Museo Archeologico Nazionale a Orvieto e infine il Museo Territoriale del lago di Bolsena a Bolsena.

L'esposizione è visitabile anche nel Museo Civita a Grotte di Castro, nel Nuovo Palazzo Comunale a San Lorenzo Nuovo, al MUVIS di Castiglione in Teverina e in diverse aree archeologiche tre le quali la Necropoli di Crocifisso del Tufo e quella di Cannicella a Orvieto, le tombe Golini I e II ed Hescanas a Porano, la Necropoli del Lauscello a Castel Giorgio, l'insediamento etrusco-romano di Coriglia a Castel Viscardo, la Necropoli di Pianezze e di Vigna La Piazza a Grotte di Castro e l'Area archeologica del Foro Romano di Poggio Moscini, Poggio Casetta, Civita del fosso di Arlena e Bolsena.

I Musei Vaticani e il Museo Archeologico Nazionale di Firenze hanno prestato numerosi reperti.




Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, facciata e giardini


PRINCIPALI REPERTI ESPOSTI
Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia: Terrecotte Saulini, lastre architettoniche con Charun e Vanth, oreficerie e vasellame in bronzo dalla Collezione Castellani.

Orvieto, Museo “Claudio Faina”: Cippo a testa di guerriero dalla necropoli di Crocifisso del Tufo; disegni ottocenteschi delle tombe Golini I, II ed Hescanas; bronzetto di orante iscritto dalla collezione Kircheriana.

Orvieto, Museo Archeologico Nazionale: materiali recuperati negli scavi recentemente effettuati dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria.

Bolsena, Museo Territoriale del Lago di Bolsena: materiali rinvenuti negli scavi francesi dell’area del Foro Romano di Poggio Moscini.

Grotte di Castro, Museo Civita: corredi recuperati nelle tombe a circolo di età orientalizzante di Vigna La Piazza, vasellame bronzeo prelevato dalla tomba ellenistica di Centocamere.

San Lorenzo Nuovo, Palazzo Comunale: materiali recuperati durante lo scavo del santuario di Monte Landro e corredo della Tomba della Colonna.

Castiglione in Teverina, MUVIS - Museo del Vino e delle Scienze Agroalimentari: materiali della Prima età del Ferro dall'abitato e dalla necropoli di Sermugnano, corredi di età arcaica.

Informazioni sulla Mostra
Informazioni su date, orari e sedi delle mostra
Link utili
Pagina dedicata all'antica città di Velzna

Pagina dedicata all'antica città di Volsinii Novi

La pagina dedicata alla Mostra dal sito della "Soprintendenza per i beni archeologici dell?Etruria Meridionale"

Sito arte.it

Un articolo dedicato alla mostra sul sito lastampa.it

La mostra sul sito del comune di Orvieto

di Stefano Rosati

LA DISTRUZIONE DI VELZNA

VITERBO - FESTA DI SANTA ROSA