Il lento tramonto della civiltà etrusca, una rivolta servile, il crollo di un regime oligarchico, l'arrivo delle legioni romane, la guerra, il fuoco, il saccheggio e la distruzione.
Questa fu la fine di Velzna, l'attuale Orvieto.
Il dopoguerra, l'occupazione romana, la deportazione degli abitanti superstiti di Velzna sulle sponde dela lago di Bolsena.
Questa fu la nascita di Volsinii, l'attuale Bolsena.
Orvieto (TR)
VELZNA E VOLSINII VETERES
La città stato di Velzna sorgeva su una rupe abitata per la prima volta dagli Etruschi tra il IX e l'VIII sec. aC.
Attualmente si identifca l'antico centro dal nome etrusco di Velzna con quello indicato con il nome latino di Volsinii Veteres (o Urbs Vetus) e quindi con Orvieto, secondo la proposta avanzata dalla studioso tedesco Muller nel corso del XIX secolo.
PROSPERITA'
La popolazione di Velzna si dimostrò particolarmente abile nella produzione di bucchero e nelle lavorazione del bronzo e permise alla città, a partire dagli inizi del VI sec. aC, di conoscere la fase più felice della propria storia.
La città prosperò e gli autori romani, contemporanei e non, la esaltarono nei loro scritti.
Velzna fu uno dei dodici centri riuniti nella Dodecapoli Etrusca (una coalizione di città, un'allenza di tipo economico, religioso e militare tra centri etruschi delle attuali Umbria, Toscana e Lazio settentrionale) e fu in molte circostanze nemica di Roma.
Orvieto, resti del Tempio (etrusco) del Belvedere di Orvieto
I ruderi del tempio, che aveva tre celle e poggiava su un alto podio, si trovano vicino al famoso Pozzo di San Patrizio e furono scoperti nel XIX' secolo.
IN GUERRA CON ROMA
Dopo numerosi scontri, avvenuti nel corso del IV secolo e agli inizi del III, la città di Velzna venne distrutta dai romani, agli ordini del console Fulvio Flacco, nel 264 aC.
Probabilmente la causa dello scontro finale fu l'avvento a Velzna di un'amministrazione popolare al posto di un precedente governo oligarchico e filoromano.
VOLSINII
Gli abitanti di Velzna furono costretti ad abbandonare ciò che restava della loro città, un territorio destinato da quel momento alla decadenza, e fondarono Volsinii o Volsinii Novi (da non confondere con Volsinii Veteres), divenuta in seguito alla Guerra Sociale municipio romano, nei pressi del lago di Bolsena.
La migrazione venne imposta dai romani ai superstiti di Velzna per questioni sociopolitiche, legate alla recente estromissioni dal governo delle classi oligarchiche filoromane di Velzna, e per allontanare i nemici vinti dalla principale via di comunicazione tra l'Italia centrale e quella settentrionale, rappresentata dal Tevere e dal sistema idrografico Paglia/Chiani/medio e alto Arno.
Bolsena - Resti dell'antica Volsinii
La preoccupazione dei magistrati e del senato romano probabilmente aveva delle motivazioni concrete.
A Velzna in quel periodo viveva una numerosa comunità di persone socialmente sulbalterne ai rappresentanti dell'oligarchia e quindi, a torto o a ragione, considerate pericolose. Questa comunità era dedita alla cerealicoltura, alla produzione di ceramiche e alla lavorazione del bronzo.
La città, inoltre, occupava una posizione strategica poichè controllova quasi sicuramente gli itinerari che colllegavano città etrusche, come Caere e Veio, a città dell'entroterra umbro, quali Chiusi e Perugia, e alle città sorte sul delta del Po.
I ROMANI
I vincitori, terminata la guerra e eliminati i restanti motivi di pericolo, tornarono indietro e portarono a Roma un ricco bottino, forse comprendente addiruttra duemila statue, in parte offerto agli dei.
Secondo le loro consuetudini infine, i romani edificarono sull'Aventino un tempio dedicato al dio Voltumna/Vortumnus/Vertumnus/Vertunno, la principale divinità etrusca venerata a Velzna, trasferendone in tal modo il culto nell'Urbe.
Il Santuario di Voltunna, il Fanum Voltumnae, ospitava l'assemblea della Dodecapoli etrusca e sorgeva, forse, nel territorio della distrutta Velzna.
La grande città di Velzna era stata distrutta e la civiltà etrusca era in decadenza. Roma si avviava a diventare la potenza egemone dell'Italia centro-meridionale. Una nuova stella si stava accendendo nel cielo della storia.
Link Utili:
Pagina dedicata alla mostra "Da Orvieto a Bolsena - Un percorso tra Etruschi e Romani"
Pagina dedicata alla città di Volsinii Novi
di Stefano Rosati