"PREFIERO MORIR DE PIE
QUE VIVIR DE RODILLAS"

(Emiliano Zapata)

ARCHIVIO

ARCHIVIO FOTOGRAFICO

VOLSINII
UNA CITTA' ROMANA SUL LAGO DI BOLSENA



A pochi passi dalla Rocca Monaldeschi della Cervara e da un comodo parcheggio, accanto alla Strada Provinciale 53 che conduce da Bolsena al confine tra Lazio e Umbria, un cancello come tanti, fiancheggiato a destra e a sinistra da una rete metallica, permette di accedere ad un luogo speciale: l'area archeologica di Poggio Moscini, con i resti dell'antica città romana di Volsinii.

3-Foro; 4-Basilica; 5-Passaggio a volta; 6-Botteghe; 7-Domus delle Pitture; 8-Domus del Ninfeo; 9-Tempietto; 10-Portico; 11-Botteghe


Volsinii, il Foro

LA CITTA' L'abitato di Volsinii, fondato probabilmente in seguito alla distruzione della grande e potente città etrusca di Velzna (Orvieto), accoglieva alcuni degli ambienti e degli spazi tipici di una città romana, oggi solo in parte conservati e visitabili.
Riportata alla luce da archeologi francesi, la città era protetta da una cinta muraria realizzata in opus quadratum ed estesa, per più di quattro chilometri, su quattro colli ed ospitava un anfiteatro (in loc. Mercatello), un teatro, una biblioteca pubblica (menzionati da un'iscrizione), un odeon, spazi riservati ai commerci, officine, magazzini e numerosi edifici sacri (la cui presenza è testimoniata da scavi e iscrizioni); la città, piuttosto popolosa, inoltre, in età imperiale, divenne una località di villeggiatura e ospitò esponenti di grandi famiglie quali i Canulei, i Cominii, i Larcii, i Nonii, i Pomepii, i Seii, i Rufii e gli Aconii.

Volsinii, stele funeraria


IL FORO Percorrendo l'area archeologica di Poggio Moscini si oltrepassa, a poca distanza dall'ingresso, ciò che resta delle Terme di Seio Strabone (edificate su due livelli durante l'età imperiale a spese del prefetto d'Egitto, della madre Terenzia e della moglie Cosconia Gallitta e che svolgevano le loro funzioni insieme alle terme di Tusciano) e di una cisterna monumentale, che alimentava con la sua acqua gli edifici circostanti, per imbattersi rapidamente nei resti del grande piazzale lastricato del foro locale, risalente all'età dei Flavi (cui si deve anche l'edificazione del Colosseo a Roma) e delimitato a ponente e a levante da due strade lastricate; sulla piazza affacciavano numerosi edifici pubblici e privati, in particolare sul margine meridionale si trovava una basilica (che misurava 25,70x57 metri), il cui spazio era organizzato in tre navate e la cui funzione in epoca romana era legato a questioni civili e amministrative.

Volsinii, area della Basilica


Volsinii, area della Basilica

LE DOMUS A destra della basilica e del foro, oltrepassando la suggestiva testimonianza di un passaggio coperto originariamente da una volta a botte, si incontrano i resti di alcune botteghe di età repubblicana e flavia e alcuni antichi edifici privati: Domus delle Pitture (con una sala sotterranea adibita, fino alla fine del II° secolo aC, al culto di Bacco) e Domus del Ninfeo.



Volsinii, il passaggio a volta


Volsinii


Volsinii, area delle domus

Le due dimore, separate dai resti di un tempietto e da quelli di un portico, un tempo ospitavano numerosi ambienti, alcuni dei quali oggi recuperati (un atrio con impluvium, i triclini e un ninfeo).
Questi eleganti edifici accoglievano gli antichi abitanti di Volsinii mentre oggi, insieme all'intera area di Poggio Moscini (circondata e quasi assediata dalla natura selvaggia) offrono ai visitatori contemporanei la possibilità di abbandonare per qualche minuto la Bolsena contemporanea, con le belle e monumentali testimonianze della sua storia medievale, per entrare in contatto con i resti di una ricca città dell'Italia centrale romana.

Volsinii, strada nell'area del Foro


Volsinii, area delle domus

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
  • Velzna - Ascesa e caduta di una grande città etrusca

  • La storia di Volsinii

  • Pagina dedicata all'area archeologica di Volsinii

    Testi e immagini di Stefano Rosati

  • IL SANTO SEPOLCRO..DI ACQUAPENDENTE

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