Collocato sul limite settentrionale del Foro Romano, ai piedi del Campidoglio, il Comizio rappresenta uno dei luoghi fondamentali della vita politica e sociale degli antici abitanti dell'Urbe.
ROMANI E SABINI
Secondo la leggenda quest'area ospitò, all'epoca di Romolo, le trattative di pace tra i romani e i sabini di Tito Tazio, accordi che posero fine allo scontro alimentato dal famoso Ratto delle Sabine, durante il quale i romani avevano rapito le donne dei sabini per farne le proprie spose.
Roma, Musei Capitolini
Ratto delle Sabine, Pietro da Cortona (1629 ca, olio su tela)
Tito Livio racconta che, dopo la fondazione di Roma, i Romani rapirono le donne sabine per farne le proprie mogli
Presso il Comizio, già recintanto e pavimentato in età regia, si riunivano i rappresentanti dei cittadini per discutere e votare le leggi dello Stato, eleggere i magistrati, amministrare la giustizia e ricevere gli ambasciatori stranieri.
L'ETA' REPUBBLICANA
I cambiamenti che accompagnarono l'affermazione della Repubblica favorirono, presso il Comizio, la costruzione di un complesso di tribune: Rostra (edificate ad occidente e destinate ai magistrati romani) e Graecostasis (costruite ad oriente per ospitare gli ambasciatori stranieri invitati alle assemblee pubbliche).
Roma, Foro Romano
Rostra
Le due gradinate erano separate da un santuario, identifcato con il Volcanal (luogo di culto del dio Vulcano), costituito da un altare in tufo (a partire dal IV secolo a. C.), da una colonna (eretta all'inizio del III secolo aC) e da un cippo piramidale recante il testo di una legge sacra (lex arae), incisa con andamento bustrofedico (alternando, ad imitazione di un bue che ara un campo, linee da sinistra a destra e da destra a sinistra) in lingua latina arcaica (databile al VI a.C.).
Ricostruzione del Comizio del Foro Romano
La lex arae si apre stabilendo la sacralità del luogo e, dopo una prescrizione per il re, fa riferimento ad attività giudiziarie e politiche.
Calco in gesso del cippo originale presente presso il Foro Romano e datato alla prima metà del VI secolo aC.
IL LAPIS NIGER
L'abbandono del complesso sacro ospitato dal Comizio coincise con la fine dell'età repubblica (metà del I secolo aC).
Il santuario fu nascosto sotto una pavimentazione in marmo nero e il cippo della legge sacra fu troncato, risparmiando solo la parte rimasta al di sotto della copertura.
Questa zona del Comizio è conosciuta con il nome di Lapis Niger e secondo la tradizione fu il teatro dell'assassinio di Romolo e il luogo della sua sepoltura.
LAVORI
La Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma sta eseguendo, nell'area del Comizio, dei lavori finalizzati alla restituzione del complesso del Lapis Niger al pubblico.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
Documento .pdf dedicato al Comizio e al Lapis Niger
Romolo - Il re fondatore
Foro Romano - Il Tempio di Giove Statore
Foro Romano - La fase arcaica
Testi e foto di Stefano Rosati