Il Museo del Vino e delle Scienze Agroalimentari di Castiglione in Teverina (VT) ospiterà, sabato 8 novembre 2014 alle ore 17.30, un convegno dal titolo
LA CITTA' ETRUSCA DI SERMUGNANO
Ricerche e scoperte archeologiche 2013-2014
Il convegno intende illustrare i risultati degli scavi effettuati, tra il 2013 e il 2014, dall'Univ. di Napoli Federico II presso il Poggio di Sermugnano e caratterizzati dalla scopera di un abitato etrusco.
GLI INTERVENTI
Durante l'incontro interverranno M. Luzi (Sindaco di Castiglione in Teverina), A. Russo (Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale), M.L. Arancio (Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale), M. Pacciarelli (Univ. degli Studi di Napoli "Federico II") e G. Scardozzi (Ist. per i Beni Archeologici e Monumentali del CNR).
Immagine tratta dal sito della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale
SERMUGNANO
La rupe tufacea di Sermugnano si estende, al di sopra di una valle, per circa 1 km in lunghezza e per 170 m in larghezza, in direzione nord/est - sud/ovest, nel territorio del comune di Castiglione in Teverina (circa 40 km a nord/est di Viterbo e 15 km a sud di Orvieto, quasi al confine tra Lazio e Umbria), non lontano dal corso del fiume Tevere.
La parte meridionale dell'altura, un tempo utilizzata come necropoli, è occupata da un centro abitato moderno mentre quella settentrionale, caratterizzata dal colle del Poggio, ospita i resti di un antico insediamento etrusco il cui nome è al momento misterioso e le cui origini sembrano spingersi indietro nel tempo fino alla preistoria e ai poco conosciuti secoli del bronzo medio (II millennio aC).
Il centro, difeso dalle alte e scoscese pareti del pianoro presso il quale si era sviluppato, occupava una posizione strategica, utile per dominare le locali vie di comunicazione e vicina alla valle del Tevere, e fu abitato ininterrottamente fino al Vi secolo aC. e, dopo una pausa, dal IV secolo aC in ambito etrusco prima e romano poi.
LE SCOPERTE
Nel corso della seconda metà del XIX secolo fu recuperato, nell'area di Sermugnano, uno specchio di bronzo, attualmente conservato presso il Britsh Museum, fabbricato nel IV secolo aC e decorato con immagini raffiguranti Pentesilea (un'amazzone schierata con i troiani che fu uccisa da Achile e, morendo, fece innamorare di se lo stesso eroe greco), Odisseo (Ulisse) e Diomede (eroe greco originario di Argo e impegnato durante la guerra di Troia, rubò insieme ad Ulisse il Palladio; visitò numerose terre affacciate sul Mediterraneo e fondò numerose città, ad esempio Brindisi, in Italia).
Roma, Musei Capitolini - Statua di Amazzone ferita
La scultura è stata realizzata in marmo e trae ispirazione da un'opera di Fidia; la testa è una replica di quella dell'Amazzone di Policleto
Pagina dedicata all'Amazzone ferita dal sito dei Musei Capitolini
Nei primi anni del XX secolo il Museo Archeologico di Firenze acquistò un vaso d'impasto, databile alla prima metà del VII secolo aC. e considerato simile ai vasi biconici tipo Terni (diffusi a Terni, Celleno, Bolsena e Pitigliano), e due vasi biconici villanoviani; i tre reperti provengono presumibilmente da una necropoli di Sermugnano.
Nel 1963, presso l'abitato moderno di Sermugnano, fu scavata una tomba a camera di età etrusco-arcaica, datata alla prima metà del VI secolo aC, scoperta in seguito ad una frana e contenente vasi di bucchero, di impasto e di ceramica etrusco-corinzia.
L'area attualmente abitata ha inoltre restituito, ai ricercatori del locale Gruppo Archeologico, parti di corredi funerari conservati presso quattro tombe a camera già violate da scavatori clandestini.
GLI ETRUSCHI
La vita dell'insediamento del Poggio è ricostruibile, senza interruzioni, fino al periodo orientalizzante antico e può essere studiata anche nella fase arcaica (in particolare nel periodo relativo alla prima metà del VI secolo aC) grazie a numerosi resti.
Il centro di Sermugnano appare così pienamente inserito nel mondo dell'Etruria interna volsinese, gravitante attorno alla città di
Velzna (l'attuale Orvieto), e contemporaneamente influenzato culturalmente, forse tramite il filtro della stessa Velzna, dalla costiera città di
Vulci.
Orvieto, resti del Tempio (etrusco) del Belvedere di Orvieto
I ruderi del tempio, che aveva tre celle e poggiava su un alto podio, si trovano vicino al famoso Pozzo di San Patrizio e furono scoperti nel XIX' secolo.
GLI SCAVI
Gli scavi effettuati tra il 2013 e il 2014 (sostenuti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria meridionale, dall'università degli Studi di Napoli Federico II, dall'Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del CNR e dall'amminsitrazione comunale) hanno permesso, grazie all'ottimo stato di conservazione del sito e all'assenza di costruzioni successive al periodo etrusco, il recupero di un edificio monumentale risalente ad un periodo compreso tra la fine del VII e gli inizi del VI secolo aC, e di una grande cisterna, abbandonata sul finire del VI secolo aC.
Il sito, grazie alla già citata continuità d'utilizzo e al poc'anzi ricordato favorevole stato di coservazione, sembra in grado di fornire utili informazioni sul cammino culturale che, a partire dalla preistoria, permise lo sviluppo e l'affermazione della civiltà etrusca.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
Pagina dedicata al covegno dal sito della Sopr. dell'Etruria Meridionale
Pagina dedicata al convegno dal sito del Comune di Castiglione in Teverina
Google Books - Architetture dipinte di A. Naso (pagine dedicate a Sermugnano)
Pagina dedicata agli scavi dal sito dell'Ass. Centro Storico di Sermugnano
Voce dedicata a Pentesilea dal sito della Treccani
Voce dedicata a Diomede dal sito della Treccani
Pagina dedicata alla città di Velzna da pagineveloci.net
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di Stefano Rosati