"PREFIERO MORIR DE PIE
QUE VIVIR DE RODILLAS"

(Emiliano Zapata)

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BLERA
GLI ETRUSCHI DI SAN GIOVENALE



Nei pressi di Blera (VT), a pochi chilometri dalla via Cassia e dall'Aurelia Bis, querce e cerri fanno ombra ad un territorio ricco di testimonianze storiche e forse poco conosciuto: l'area archeologica di San Giovenale, con le interessanti acropoli e necropoli etrusche e con i suggestivi ruderi del castello della famiglia Di Vico, edificato in epoca medievale (XIV° secolo).

Blera, Area archeologica di San Giovenale

IL SITO La valorizzazione del bel sito di San Giovenale, non particolarmente esteso ma a tratti poco accessibile e difficilmente percorribile senza le indicazioni di guide esperte del territorio, risale all'intervento realizzato alla metà del XX° secolo dall'Istituto Svedese di studi classici, attivo anche presso la vicina Luni sul Mignone e ad Acquarossa (Viterbo); gli archeologi scandinavi, ai quali non mancò di unirsi re Adolfo VI di Svezia, recuperarono, a San Giovenale, testimononianze relative ad insediamenti umani, risalenti sia all'epoca villanoviana sia alla civiltà etrusca, sorti sulla sommità di un altopiano tufaceo dalla forma allungata che, anticamente collocato a metà strada tra le aree interne dell'Etruria e quelle costiere, affaccia sul fosso del Pitale e sul corso del torrente Vesca, risultando quindi un tempo ben difeso da eventuali attacchi esterni.

Blera, Area archeologica di San Giovenale
Panorama


LA STORIA L'insediamento, circondato da terre fertili e ricche d'acqua e non lontana dalle miniere della Tolfa, fu abitato già in epoca neolitica e durante il bronzo antico e poi continuativamente dall'età del bronzo medio a quella del bronzo finale; dopo un periodo di abbandono, contemporaneo alla formazione dei grandi abitati di Tarquinia e Cerveteri, l'area di San Giovenale tornò a conoscere la presenza umana durante la fase avanzata della prima età del ferro per poi svilupparsi in epoca etrusca, quando furono stabiliti forti legami con la più potente Cerveteri, e infine, dopo aver patito le coneguenze di un terremoto alla metà del VI° secolo, decadere in epoca romana, epocache vide però comparire numerose ville rustiche nel territorio circostante.

Tarquinia. Ara della Regina


Cerveteri, Necropoli della Banditaccia

L'ACROPOLI L'acropoli e il borgo, che componevano l'insediamento etrusco, dominavano, con i quartieri industriali e abitativi, le sottostanti necropoli, ospitando abitazioni (capanne a pianta ovale nelle fasi più antiche, ambienti rettangolari realizzati con argilla e paglia a partire dal VII° secolo, edifici costruiti con il tufo locale e coperti da tetti di tegole di terracotta dal VI° secolo), spazi adibiti al culto, cisterne, canali di drenaggio e officine.

Blera, Area archeologica di San Giovenale
particolare della zona industriale (con serie di vasche sulla destra)

I COMMERCI Il recupero di oggetti di ceramica ha permesso di intuire l'esistenza di attività commerciali con città e villaggi etruschi vicini (Blera, Vulci, Tarquinia e la già citata Cerveteri), con popolazioni stanziate nele territorio umbro e nell'area falisca, con la Magna Grecia e con la Grecia.

Blera, Area archeologica di San Giovenale
particolare della zona industriale (con resti di un'opera di canalizzazione)


IL CASTELLO Non lontano dai ruderi della zona industriale dell'antica città etrusca sorgono, verso occidente e al termine di una leggera salita, le mura del castello dei Di Vico, la cui edificazione, voluta forse da Pietro Di Vico e realizzata sui resti di mura databili al IV° secolo aC e in un'area abitata già durante l'età del bronzo medio, fu resa particolarmente difficile dalle continue dispute che coinvolsero i finanziatori del progetto e le famiglie rivali; accanto al castello sono oggi visibili le rovine della piccola chiesa di San Giovenale, vescovo di Narni sepolto nella zona alla fine del IV° secolo.

Blera, Area archeologica di San Giovenale
Castello


Blera, Area archeologica di San Giovenale
Castello


Blera, Area archeologica di San Giovenale
Resti della chiesa di San Giovenale


LE NECROPOLI Le numerose aree sepolcrali, studiate già nel corso della seconda metà del XIX° secolo da O. Rispoli, fanno da corona ai resti dell'insediamento etrusco e del castello: Grotte Tufarina, Porzarago (con tombe protovillanoviane a pozzetto) , Le Grotticelle, Le Poggette, Cammerata, Montevangone e Il Terzolo.
Le necropoli sono state studiate sistematicamente a partire dal 1956 dall'Istituto Svedese, in collaborazione con la Soprintendenza dell'Etruria Meridionale, e ospitano sepolcri di vario tipo (tumuli sul modello tarquiniese, tumuli simili a quelli di Cerveteri, tombe a fossa di età ellenistica, tombe rupestri, tombe a dado); alcune tombe, in particolare, testimoniano il passaggio dalle sepolture a tumulo a quelle a dado.

Blera, Area archeologica di San Giovenale

LE TOMBE E' il caso di una tomba a tumulo, formata da cinque camere e realizzata verso la fine del VII° secolo aC, che sembra evidenziare già alcune caratteristiche tipiche delle tombe a dado; il sepolcro custodiva vasi relizzati a Corinto e nell'Attica.

Blera, Area archeologica di San Giovenale
Tomba della sedia


Blera, Area archeologica di San Giovenale

Particolarmente interessante è, infine, la "Tomba della sedia" (VI° secolo aC), costituita da due camere in asse che imitano le abitazioni etrusche, con letti e tavola per le offerte; la presenza della sedia, cui si deve il nome del sepolcro, sembra indicare l'elevato rango sociale di uno dei defunti, forse una donna, di certo una persona la cui vita si svolse, interamente o in parte, la dove oggi restano solo i suggestivi resti dell'area archeologica di San Giovenale.
Blera, Area archeologica di San Giovenale
Ingresso di una tomba a tumulo
L'architettura del varco sembra evocare il gusto miceneo


PER MAGGIORI INFOROMAZIONI:
  • Il sito di San Giovenala sul sito della Provincia di Viterbo

  • Voce dedicata al sito di San Giovenale dal sito della Treccani

  • Pagina dedicata all'area di San Giovenale dal sito dell'Ass. Antico presente

  • Pagina dedicata all'area di San Giovenale dal sito dell'Istituto Svedese

  • Voce dedicata alla famiglia Di Vico dal sito della Treccani

  • Tarquinia - La città dei Tarquini

  • L'età villanoviana


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    Testi e immagini di Stefano Rosati

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