"PREFIERO MORIR DE PIE
QUE VIVIR DE RODILLAS"

(Emiliano Zapata)

ARCHIVIO

ARCHIVIO FOTOGRAFICO

BREVE STORIA
DEL PRESEPIO


Immagine tratta dalla mostra "Il Presepe del Re"
(Foto non realizzata dall'autore del testo)


Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: "Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo". (Matteo 2:1-2)

Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. (Matteo 2:10-11)

C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: "Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia". (Luca 2:8-12)

Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: "Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere". (Luca 2:15)

Perugino, Adorazione del Magi
(foto non realizzata dall'autore del testo)


LA NATIVITA' La prima rappresentazione, in forma scritta, della natività è presente nei vangeli. Matteo e Luca parlano della nascita di Cristo e inseriscono nei loro racconti, accanto al piccolo Gesù e ai suoi Genitori, i personaggi tipici del presepio: gli Angeli, i pastori e i Magi.
La natività divenne, in seguito, il soggetto di molte opere pittoriche e scultoree.
La nascita di Gesù fu raffigurata in epoca romana e medievale, ad esempio, sulle effigi (III secolo) della catacomba di S. Agnese a Roma, sul dittico in avorio e pietre preziose (V secolo) conservato nel Duomo di Milano e sui mosaici della Cappella Palatina di Palermo (XII secolo).
Successivamente la Natività ha ispirato grandi artisti come Giotto, Filippo Lippi, Piero della Francesca, Perugino, Durer, Rembrandt, Caravaggio, Poussin, Zurbaran, Rubens, Gauguin.
In epoche più recenti la nascita di Gesù è stata ricostruita sui set cinemtagrofici per essere immortalata attraverso film e sceneggiati di grande successo.


Giotto, Natività
(foto non realizzata dall'autore del testo)


Immagini della Cappella Palatina
Natività di Giotto
Adorazione dei Magi del Perugino
Adorazione dei pastori di Rubens
Adorazione dei Magi di Durer
Natività di Piero della Francesca
Adorazione del Bambino di Filippo Lippi

I PERSONAGGI Le caratteristiche dei personaggi principali del presepio attuale furono stabilite, lentamente, nel corso dei secoli.
I nomi dei Magi risalgono al vangelo apocrifo armeno, testo al quale risulta difficile attribuire una datazione precisa, e il loro numero, che simboleggia la discendenza dell'umanità dai tre figli di Noè o alternativamente le tre età dell'essere umano, era già stabilito all'epoca di San Leone Magno (IV-V secolo).
Un omelia del Papa, colui che secondo la tradizione fermò Attila, recita infatti: "Tutti i popoli, rappresentati dai tre Magi, adorino il Creatore dell'Universo, e Dio sia conosciuto in tutta la Terra".
Le omelie di Leone Magno illustrano anche il significato dei doni offerti dai Magi a Gesù.
Per i tre Magi Gesù era Dio, uomo e re e quindi, scrive Papa Leone, offrirono: "l'incenso a Dio, la mirra all'uomo, l'oro al re".
L'introduzione del bue e dell'asino risale al teologo Origene (II-III secolo), mentre l'usanza di rappresentare Maria e Giuseppe in atteggiamento adorante si diffuse più tardi, a partire dal XIII secolo.




SAN FRANCESCO In epoca medievale è possibile individuare un antenato del presepio vivente nella sacre rappresentazione che si tenevano nelle chiese a Natale.
E' possibile collegare ad eventi di questo tipo il presepio vivente di S. Francesco, realizzato a Greccio nel 1223 grazie alla partecipazione di pastori, contadini, frati e nobili.

PRESEPI TOSCANI Tra XIII e XIV secolo gli artisti, in particolar modo in Toscana, realizzarono presepi, da esporre nelle chiese nel periodo natalizio, caratterizzati dalle presenza di statue di legno o terracotta sullo sfondo di un paesaggio dipinto.
Il più antico presepio, inanimato, conservato in italia è quello realizzato nella seconda metà del XIII secolo da Arnolfo di Cambio, scultore e architetto toscano, e oggi custodito nella Basilica romana di Santa Maria Maggiore.
Il Presepio realizzato da Arnolfo di Cambio

LA DIFFUSIONE L'interesse per il presepio, partendo dalla terra di Arnolfo, raggiunse l'Italia intera e scavalcò le Alpi.
Notevoli, fra i presepi, sono quelli di P. e G. Alamanno (XV secolo) in S. Giovanni a Carbonara a Napoli, di S. Bartolomeo (XVI secolo) a Scicli in Sicilia e di G. Ferrari a Varallo e a Varese.
Durante il XVII secolo il presepio cominciò ad essere allestito nelle case comuni.
La grande diffusione di questa tradizione a Napoli si deve alla passione di Carlo III di Borbone, sovrano del XVIII secolo.
Nello stesso secolo prese forma la scuola realizzativa genovese.
Nell'ottocente il presepio, fatto da statuine di gesso o terracotta o cartapesta, raggiunse le case di moltissime famiglie e, conseguentemente, una grande, e non conclusa, popolarità.



L'EVOLUZIONE Il presepio, durante i secoli, conobbe grandi trasformazioni.
Al posto delle statue originali comparvero manichini di legno con arti in filo di ferro, utili alla simulazione del movimento, abbigliati secondo la moda dell'epoca e caratterizzati dalla presenza di oggetti utili per lo svago o per il lavoro. In Sicilia, per la realizzazione dei presepi, si utilizzarono cera, rame e corallo.
Mercati, taverne, abitazioni, casali e rovine di antichi templi pagani cominciarono ad arricchire la scenografia delle rappresentazioni.
Furono gli artisti napoletani a trasferire il presepio nel mondo loro contemporaneo, fatto di nobili e popolani intenti allo svago o al lavoro.
Nel corso del XVIII si diffusero le rappresentazioni meccaniche e nel XIX il presepio pugliese salutò l'introduzione della cartapesta.
Oggi molte case, nel periodo natalizio, sono allietate dalla presenza di statuine e scenografie, di vario tipo e provenienza , che ricostruiscono la Natività e certamente non mancano gli esempi di presepi viventi e addirittura subacquei. Il presepio, all'alba del III millenio, sembra intenzionato, dopo aver rallegrato gli esseri umani sulla terra, a tuffarsi nel mare per offrire la sua gioia anche agli abitanti dell'acqua. La sua lunga storia, qui brevemente riassunta, è molto lontana dalla conclusione.





Per maggiori informazioni:
La Cappella Palatina
La Sacra Bibbia sul sito liberliber.it
pagina dedicata alla storia del presepio sul sito della mostra "Cento Presepi"
Voce dedicata al Presepio sul sito treccani.it
Pagina dedicata alla mostra "Cento Presepi" su pagineveloci.net
Pagina dedicata alla mostra "Il Presepe del Re" su pagineveloci.net
Pagina dedicata ai Presepi viventi allestiti in provincia di Viterbo su pagineveloci.net

di Stefano Rosati

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