"PREFIERO MORIR DE PIE
QUE VIVIR DE RODILLAS"

(Emiliano Zapata)

ARCHIVIO

ARCHIVIO FOTOGRAFICO

ROMA
MOSTRA DEDICATA ALLA CITTA' DI LEOPOLI-CENCELLE


I Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali a Roma, via IV Novembre 94, ospiteranno, dal 3 aprile e fino al 27 luglio 2014, la mostra

FORMA E VITA DI UNA CITTA' MEDIEVALE.
LEOPOLI-CENCELLE


L'esposizione è dedicata alla città di Leopoli-Cencelle, una delle poche fondate in Italia nel periodo altomedievale, e ne racconta la storia dal 15 agosto 854, giorno della Consacrazione, fino al XVII secolo.

LA STORIA

“Benché questa città si erga fondata in un piccolo spazio,
tuttavia nessuna guerra di uomini sarà in grado di nuocerle;
si ritiri di qui il feroce soldato, si ritiri ormai il nemico
in quanto che nessuno può violare questa città.”
(Epigrafe di Leone IV, rinvenuta a Leopoli-Cencelle)


  • PERICOLI DAL MARE Le incursioni saracene sul litorale laziale a nord di Roma spinsero i residenti dell'antica città di Centumcellae, l'odierna Civitavecchia, a chiedere l'aiuto di papa Leone IV.
    L'intervento del pontefice favorì lo spostamento dei richiedenti verso l'entroterra, sui monti della Tolfa, dove sorse, presso il sito di un antico insediamento etrusco, la città di Leopoli, conosciuta ben presto anche come castrum Centumcellensis in memoria della vicina Centumcellae.
    Il papa, secondo la tradizione, decise di fondare la nuova città, chiamata Leopoli in suo onore, grazie all'ispirazione ricevuta durante un sogno.

    Civitavecchia, tramonto sul mar Tirreno

  • LEOPOLI Il nuovo insediamento, protetto da difese naturali come burroni e dirupi, dominava dall'alto la linea costiera e permetteva di avvistare facilmente i nemici provenienti dal mare, compresi i saraceni.
    L'accesso alla città era protetto dalle mura e per raggiungere l'abitato era necessario percorrere, in posizione fortemente esposta, una strada che costeggiava per lunghi tratti il muro difensivo.
    La città era costituita da capanne circolari di legno, secondo il costume altomediavale, ma, essendo sede vescovile, ospitava anche una cattedrale, la chiesa di San Pietro, dall'architettura ricca ed elaborata e dotata di decorazioni in marmo bianco.
    Al termine del periodo altomedievale la città madre di Centumcellae tornò ad essere abitata e prese per se il nome di Civitas Vetula, da cui Civitavecchia, lasciando definitivamente quello di Centumcellae, e quindi Cencelle, alla più giovane Leopoli. Cencelle in questa fase perse probabilmente la funzione vescovile ma cominciò a sviluppare un nuovo tipo di governo e un nuovo aspetto, quelli comunali.

    Leopoli, epigrafe di Leone IV
    Immagine tratta dal sito dei Mercati di Traiano

  • CENCELLE La città durante la fase comunale oscillò fra il sostegno all'utorità imperiale e a quella pontificia, che risultò spesso preferita. In questo periodo, tra XII e XIV secolo, furono ricostruite le mura, inglobando il precedente tracciato difensivo leonino, e la chiesa di San Pietro. L'aumento della popolazione rese necessario il potenziamento del sistema di approvvigionamento idrico (munito di un acquedotto e di diverse cisterne) utile anche per le numerose attività artiginali cittadine. Sulla piazza principale della città si affacciavano i palazzi del potere.
    Gli studi archeologici hanno dimostrato il recupero, in seguito al terremoto che colpì la città alla metà del XIV secolo, dell'assetto urbano sviluppato in età comunale e il suo mantenimento, attraverso interventi di restuaro, fino al XVI secolo.
    La città, contemporaneamente agli edifici pubblici e privati, sviluppò anche un suo tessuto sociale, formato da nobili e artigiani (fabbri, calzolai, mugnai, tavernieri), dei quali l'archeologia è riuscita a recuperare i luoghi di lavoro.
    La presenza stabile, infine, di un joculator, addetto all'intrattenimento e all'organizzazione di eventi ludici, sembra assegnare un rango abbastanza alto agli abitanti del comune di Cencelle, indicandone contemporaneamente la prosperità della vita.

    Leopoli-Cencelle
    Immagine tratta dal sito dei Mercati di Traiano


  • TENUTA AGRICOLA Cencelle divenne successivamente una tenuta agricola, controllata prima dal Cardinale Farnese e poi definitivamente dalla Camera Apostilica.
    Le tenuta forniva legname alle imprese dedite all'estrazione e alla lavorazione dell'allume, minerale fondamentale per la produzione dei tessuti e fortemente presente sui monti della Tolfa. Le allumiere della Tolfa vissero una fase di grande sviluppo a partire dal XV secolo, quando i giacimenti presenti a oriente furono occupati dai Turchi e divennero difficilmente accessibili per gli occidentali.
    L'abitato di Cencelle, protagonista di questa nuova fase, conobbe una forte diminuazione della popolazione ma rimase in vita almeno fino al XVII secolo.
    La chiesa di San Pietro, perse le funzioni liturgiche, si trovò isolata dai residui dell'abitato e divenne il cuore dell'azienda agricola. L'edificio fu usato per l'immagazzinamento delle derrate e per la conservazione degli attrezzi e per motivi di sicurezza, essendo ormai immerso nella campagna, fu munito di un fossato e circondato da un muro.
    Le navate laterali, ripavimentate, furono suddivise in numerosi ambienti mentre la navata centrale, ripavimentate e forse privata della copertura, fungeva da corridoio.
    Appartengono a questo periodo molti strumenti rinvenuti nella zona: asce, picconi, ferri da cavallo e da mulo. La città di Leopoli-Cencelle si era ormai avviata verso il tramonoto.

    Monti della Tolfa


    L'ESPOSIZIONE La mostra offre testimonianze archeologiche relative alla fondazione e allo sviluppo di Leopoli, che, come detto, fu sede vescovile e comune prima di trasformarsi, nel corso del XV secolo, in azienda agricola.
    La prima sezione è dedicata ai resti della città altomedievale e offre anche alcune testimonianze dell'epoca etrusca della zona, come un sarcofago da poco rinvenuto.
    La seconda parte dell'esposizione descrive la vita di Leopoli nei secoli XII e XIII, segnata dalla presenza di abitazioni e botteghe, mentre la terza affronta la fase storica dominata dalla presenza della tenuta agricola.
    La mostra sarà completata da un plastico della città e dalla proiezione di un video e sarà arricchita dall'offerta di visite guidate e laboratori didattici.

    GLI ORGANIZZATORI
    L'iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale, dalla Sapienza Università di Roma e dall'Università "G. D'Annunzio" Chieti - Pescara con l'organizzazione di Zètema Progetto Cultura e il sostegno di Porti di Roma e del Lazio.

    INFORMAZIONI
    La mostra sarà visitabile dal 3 aprile al 27 luglio 2014 dalle ore 9.00 alle ore 19.00
    Lunedi chiuso - La biglietteria chiude un'ora prima.
    Informazioni sul costo dei biglietti dal sito dei mercati di Traiano


    PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
    La notizia sul sito del Comune di Roma
    Pagina dedicata alla mostra sul sito dei mercati di Traiano (ricca di immagini)
    La storia altomedievale di Leopoli
    La storia della Cencelle comunale
    La storia della tenuta agricola sorta al posto della città di Cencelle
    Didascalie delle immagini presenti nel sito dei mercati di Traiano
    File dedicato alla città di Centumcellae (Civitavecchia) da pagineveloci.net

    si invitano gli interessati a verificare la pubblicazione di eventuali aggiornamenti e a raccogliere informazioni presso le sedi opportune
    pagineveloci.net si scusa per eventuali modifiche o inesattezze non dovute all'autore del testo

    di Stefano Rosati

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