Nel fine settimana del 13-14 luglio 2013 è iniziata la Prem'er-Liga 2013-2014, la massima divisione del campionato russo, il principale erede dal 1992 del torneo calcistico sovietico.
NORD, SUD, OVEST, EST
A questa edizione del campionato, che nei suoi venti anni e più di vita ha conosciuto varie denominazioni e formule e che segue da due edizioni il calendario calcistico dell'europa occidentale, partecipano sedici squadre.
La maggior parte dei club è concentrata nella parte europea della Federazione Russa mentre la parte asiatica della nazione ospita due società.
Ad est degli Urali giocano solamente il Tom Tomsk, nella Siberia occidentale, e l'Ural Sverdlovsk Oblast, a Yekaterinburg.
Nella Russia europea meridionale e nel Caucaso russo giocano le due squadre di Krasnodar, il FC Krasnodar e il Kuban', la squadra di Rostov, quella cecena del Terek Groznyj e l'Anzi di Machackala.
La città di Mosca ospita lo Spartak (la squadra più titolato del campionato russo), il Lokomotiv (unico tra i principali club moscoviti incapace di vincere il campionato sovietico), la Dinamo e i campioni in carica del CSKA.
La squadra che gioca le partite casalinghe più a nord è lo Zenit San Pietroburgo, allenato da Luciano Spalletti.
Completano il campionato l'Amkar di Perm', sul versnate euorpeo degli Urali, e le tre squadre della parte centrale della Russia europea: il Kryl'ja Sovetov di Samara, il Rubin di Kazan' (nella Repubblica autonoma del Tatarstan) e il Volga di Niznij Novgorod.
NUOVI RICCHI
Il calcio russo negli ultimi anni ha compiuto notevoli progressi grazie agli ingenti investimenti effettuati dai proprietari, magnati e colossi industriali emersi dopo il periodo sovietico, delle principali squadre di club.
Le nuove risorse economiche stanno attirando a latitudini e longitudini fino a poco tempo fa inedite tecnici e calciatori, affermati o in cerca di successo, provenienti da ogni angolo del mondo.
Oggi la Prem'er-Liga è presente all'ottavo posto nel ranking UEFA dei tornei calcistici europei (la Serie A è quarta, in testa si trova la Premier League inglese).
Il movimento calcistico russo sembra rinforzato da questi fenomeni economici.
La nazionale, oggi allenata da Fabio Capello, ha raggiunto nel 2008, guidata dall'olandese Guus Hiddink, la semifinale del Campionato Europeo e i club hanno ottenuto i primi successi continetali nella storia del loro paese, Il CSKA e lo Zenit hanno infatti vinto la coppa UEFA rispettivamente nella stagione 2004/2005 e nella stagione 2007/2008. Lo Zenit si è aggiudicato anche la Supercoppa UEFA del 2008.
LE PRETENDENTI
Le favorite per la vittoria finale del campionato 2013-2014 sembrano essere proprio il CSKA Mosca e lo Zenit San Pietroburgo, reduci dal testa a testa della scorsa stagione (il CSKA ha avuto la meglio per due soli punti) e dal confronto diretto nell'ultima finale di Supercoppa (vinto dal CSKA), alle quali si deve aggiungere inevitabilmente il facoltoso Anzi di Machackala.
CSKA e Zenit hanno dominato l'ultimo decennio del calcio russo.
Il CSKA dall'alba del nuovo millennio ha vinto per quattro volte il campionato, per sette volte la coppa nazionale (l'ultima nel 2012-2013) e per cinque volte la supercoppa.
Lo Zenit ha vinto il campionato nel 2007 con la guida tecnica dell'olandese Dick Advocaat e poi nel bienno 2010, 2011-2012 con Luciano Spalletti. A queste vittorie in campionato si sommano le due in coppa di Russia (la prima nel 1998-1999, la seconda nel 2009-2010) e le due in Supercoppa di Russia (nel 2008 e nel 2011).
Per la nuova stagione le due rivali si sono dimostrate poco attive sul mercato e non hanno finora ingaggiato calciatori dal grande prestigio internazionale, come spesso è successo in passato.
Il CSKA ha messo sotto contratto lo svizzero Zuber, lo Zenit ha riportato in riva alla Neva Anatoliy Tymoschuk (presente nella squadra vincitrice della coppa Uefa e reduce dal trionfo continentale nella Champions League 2012-2013 con il Bayern Monaco).
Alle due squadre comunque i giocatori forti non mancano. Nel CSKA giocano infatti il portiere della nazionale russa Igor Akinfeev, il giovane centrocampista offensivo Alan Dzagoev e l'estroso attaccante brasiliano Vagner Love.
Il talento è presente anche nella rosa dello Zenit, che ha tra i suoi calciatori Hulk, non l'eroe dei fumetti ma il centravanti della nazionale brasiliana, il centrocampista belga Axel Witsel (ingaggiato dal Benfica a suon di milioni) e gli attaccanti russi Aleksandr Kerzhakov e Andrey Arshavin (tornato dopo gli anni trascorsi all'Arsenal).
Con lo Zenit gioca anche l'italiano Domenico Criscito.
Per conoscere infine il terzo candidato alla vittoria del campionato si deve viaggiare verso il profondo sud del paese, verso il Caucaso settentrionale, verso la Repubblica autonoma del Daghestan e la città di Machackala dove gioca l'Anzi del magnate Sulejman Kerimov, la squadra russa che ha speso di più negli ultimi mesi.
L'Anzi, che non vanta titoli nazionali, punta alla vittoria e per ottenerla ha confermato l'allenatore olandese Guus Hiddink cui ha affidato una squadra resa forte dal talento del superpagato attaccante camerunense Samuel Eto'O, dei centrocampisti brasilani Willian (ingaggiato dagli ucraini dello Shakhtar) e Jucilei, del difensore Zhirkov e dei nuovi arrivati Denisov (ingaggiato dallo Zenit) e Kokorin (ingaggiato dalla Dinamo Mosca).
Nonostante i grandi investimenti l'Anzi ha terminato lo scorso campionato al terzo posto e non è riuscito ad impensierire i campioni in carica e la squadra di Spalletti.
GLORIE RECENTI
Le uniche squadre capaci, negli ultimi anni, di arginare CSKA e Zenit sono state il Lokomotiv (campione nel 2002 e nel 2004) e il Rubin Kazan' (vincitore nel 2008 e nel 2009).
Il Lokomotiv, fondato come squadra della Rivoluzione d'Ottobre, ha ottenuto un poco entusiasmante nono posto al termine della stagione 2012-2013 e sembra forte in attacco (con il nigeriano victor Obinna, Roman Pavlyuchenko, il senegalese Dame N'Doye e l'ecuadoriano Felipe Caicedo) ma debole in difesa.
Il Rubin Kazan' è una squadra che fa giocare male gli avversari, difendendo con ordine e facendo un buon pressing.
Allenato a partire dal 2001 dal Turkmeno Gurban Berdiyev, il club del Tatarstan può contare sull'attaccante venezuelano Salomon Rondon e sul centrocampista francese Yann M'Vila. Il Rubin rappresenta in campo molte repubbliche ex-sovietiche, potendo schierare calciatori originari della Georgia, dell'Azerbajan, della Lituania, della Bielorussia, dell'Uzbekistan e ovviamente della Russia. A Kazan' giocano anche un iraniano e un israeliano, in pace.
GLORIE MENO RECENTI
Se si vuole conoscere la squadra con più vittoria nel campionato nazionale si deve lasciare Kazan' e andare verso ovest per tornare a Mosca, dove, nello Stadio Luzniki (un tempo intitolato a Lenin), gioca lo Spartak, che ha in bacheca 9 campionati russi e 12 sovietici.
Nello Spartak giocano il difensore argentino Juan Manuel Insaurralde, il centrocampista brasiliano Romulo Borges Monteiro, il centrocampista svedese Kim Kallstrom (per molti anni al Lione) e il difesnore italiano Salvatore Bocchetti.
A Mosca gioca anche la Dinamo, la squadra del grande Lev Yashin, allenata dal romeno Dan Petrescu. I dirigenti della Dinamo hanno ceduto l'attaccante Kokorin (autore di dieci reti nella scorsa stagione) all'Anzi e hanno riportato a Mosca, dopo un prestito in Germania, l'ucraino Andriy Voronin (ex Liverpool). I cambi nella rosa della Dinamo sono stati pochi.
Sono queste, sinteticamente, le squadre, più o omeno grandi e dal passato più o meno illustre, che, per i prossimi mesi (l'ultimo turno si disputerà al 17 maggio e ci sarà una pausa tra dicembre e marzo), si confronteranno tra di loro per dare vita al campionato calcistico del paese più esteso della Terra. Buon viaggio.