"PREFIERO MORIR DE PIE
QUE VIVIR DE RODILLAS"

(Emiliano Zapata)

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VITERBO
CONCERTO DEDICATO AD ENRICO DI CORNOVAGLIA


La Chiesa di San Silvestro ospiterà, domenica 2 novembre alle ore 18.00, un concerto, eseguito dai componenti della Camerata polifonica viterbese "Zeno Scipioni" e già presentato a Montefiascone, dedicato alla tragica vicenda di

ENRICO DI CORNOVAGLIA

L'evento narrerà, con i brani scelti dal Maestro Fabrizio Bastianini e attraverso l'interpretazione dell'attore Angelo Tanzi, l'omicidio di Enrico di Cornovaglia, avvenuto all'interno della Chiesa di San Silvestro a Viterbo; i testi sono stati tratti dalle "Cronache Viterbesi" di Cesare Pinzi e Francesco Cristofori e sono stati adattati da Daniela Achilli e Graziella Araceli.

Viterbo, Chiesa di San Silvestro
Noli me tangere (con Sant'Andrea a destra e San Silvestro a sinistra), autore ignoto (1540)

ENRICO DI CORNOVAGLIA
Enrico, vissuto nel XIII secolo, fu figlio di Riccardo di Cornovaglia, fratello del re d'Inghilterra Enrico III, e di Isabella, contessa di Gloucester, e partecipò alla crociata comandata da re Luigi IX di Francia in Tunisia.
Il giovane aristocratico, tornato in Europa, si unì al seguito di Carlo I d'Angiò, fratello di Luigi IX e primo sovrano angioino del Regno di Sicilia, e raggiunse Viterbo, dove si stava svolgendo il conclave per l'elezione del successore di Clemente IV, probabilmente per favorire la nomina ad imperatore di suo padre.

Viterbo, Palazzo dei Papi
Nell'edificio fu eletto papa Gregorio X, successore di Clemente IV, nel 1271 (dopo quasi tre anni di attesa); i cardinali, a causa del ritardo nell'elezione, furono rinchiusi da Raniero Gatti, capitano del popolo, nel palazzo (la sala delle riunioni fu inoltre scoperchiata su suggerimento d San Bonaventura).

Il soggiorno viterbese fu fatale ad Enrico che, nel 1271, trovò la morte nella chiesa di San Silvestro dove, al momento dell'elevazione dell'ostia durante la Messa, fu assassinato senza pietà da Guy (o Guido) di Montfort, vicario di Carlo I d'Angiò in Toscana e conte di Nola (attualmente in provincia di Napoli).
Enrico fu sepolto nell'Abbazia cistercense di Hailes, in Inghilterra, mentre il suo cuore fu trasferito a Londra; questa tragica vicenda ispirà Dante Alighieri che descrisse Guy di Montfort, il carnefice di Enrico, come colui che "fesse in grembo a Dio / lo cor che 'n su Tamisi ancor si cola". (If XII 119-120).

Roma, Musei Capitolini
Monumento onorario di Carlo I d'Angiò re di Sicilia e senatore di Roma, Arnolfo di Cambio (1277 circa)

Il gesto omicida e sacrilego di Guy di Montfort intendeva vendicare l'uccisione di Simone, uomo morto combattendo la casa reale inglese durante la battaglia di Evesham (1265) e padre di Guy; l'assassino, che agì sotto la tacita protezione di Carlo I d'Angiò e non fu mai punito per il delitto commesso, fu condannato da Dante Alighieri, nel XII Canto dell'Inferno, ad essere immerso nel sangue bollente per la violenza commessa contro il prossimo.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
Sito della Camerata Polifonica Viterbese
Voce dedicata a Enrico di Cornovaglia dal sito della Treccani
Voce dedicata a Guy de Montfort dal sito della Treccani
Voce dedicata a Carlo d'Angiò dal sito della Treccani
Voce dedicata a Riccardo di Cornovaglia dal sito della Treccani


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testo e fotografie di Stefano Rosati

ITALIA - DOMENICA AL MUSEO (2 novembre 2014)

VITERBO - EGIDIO 17