Antonello Ricci e Davide Ghaleb Editore, nell'ambito del progetto "2015 Anno degli etruschi", presentano
I PIRATI DELLA BELLEZZA
Il programma dell'iniziativa prevede 12 passaggiate/racconto "all'etrusca".
NEI LUOGHI DI DEMETRA La prima escursione, intitolata "Nei luoghi di Demetra - Ombelico del mondo", si svolgerà domenica 25 gennaio 2015 (a partire dalle ore 10.00) e svelerà ai partecipanti gli antichi segreti della località "Macchia delle Valli" (Vetralla).
Il percorso si addentrerà, a partire dal km 2.900 della strada provinciale Blerana (direzione Cura-Blera, nei pressi della chiesa Madonna della Folgore), nell'antica Selva Cimina e raggiungerà un arcaico santuario etrusco, legato al culto di Demetra, recentemente scoperto e studiato dagli archeologi della Soprintendenza dell'Etruria Meridionale.
I partecipanti saranno accompagnati dalle narrazioni di Antonello Ricci, dalle indicazioni storico-archeologiche di Gabriella Scapaticci (Direttrice del Museo Archeologico Nazionale Tarquiniese), dalle letture di Pietro Benedetti e Olindo Cicchietti e dalle percussioni "en plain air" di Roberto Pecci.
IL SANTUARIO DI MACCHIA DELLE VALLI Il santuario è stato rinvenuto nel 2006 nel comune di Vetralla ed è stato riportato alla luce dagli studiosi della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale, diretti dalla dott.ssa M.G. Scapaticci, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Viterbo.
Il sito archeologico è immerso, sul confine tra il territorio vetrallese e quello di Villa San Giovanni in Tuscia, nel cuore della selva cimina, oscura e impenetrabile secondo i Romani al punto da spingere lo storico Tito Livio, di età augustea, a definirla più spaventosa delle foreste della Germania della prima età imperiale.
Vetralla, Macchia delle Valli
L'aspetto spettrale e lugubre del luogo, oggi in parte ancora percepibile, non impedì agli antichi di frquentare, sia in epoca etrusca che romana, il santuario, circondato da un bosco sacro e non lontano dal tracciato della via Cassia e da quello di una tipica via cava etrusca.
Vetralla, Macchia delle Valli - Via Cava
Il santuario sorse alla fine del III secolo aC nei pressi di un'antica fonte, dal forte valore simbolico, e fu abbandonato, dopo circa tre secoli di utilizzo, agli inizi del II secolo dC, come testimonia una moneta romana rinvenuta sul posto, probabilmente in seguito all'Esaurimento della sorgente.
Il luogo di culto era costituito da una grotta, occupata da un vascone e anticamente anche da un focolare, e ospitava una piccola cella sovrastata da un grande lastrone di pietra distaccatosi per cause naturali da una vicina parete, prima dell'apertura del santuario, e precipitato a terra per formare una terrazza e una cavità utilizzata dai fedeli come deposito votivo.
Vetralla, Macchia delle Valli - Immagine del santuario con la terrazza e il deposito votivo
Vetralla, santuario di Macchia delle Valli - La grotta del santuario
L'usanza di deporre ex voto presso il santuario era notevolmente diffusa tra i fedeli etrusco-romani, come testimoniano numerosi reperti, ed era evidentemente in sintonia con il culto di Demetra, primordiale divinità legata alla fertilità e all'alternanza delle stagioni, praticato nella locale cella.
La cella di Macchia delle Valli, dimenticata per quasi due millenni dagli uomini, è stata rinvenuta intatta e ha permesso, rappresentando in questo senso un caso finora unico, di scoprire la posizione originale delle statue e degli arredi di culto.
Vetralla, santuario di Macchia delle Valli - La cella vista dalla terrazza
Il piccolo ambiente, ampio poco più di um metro quadrato, era collegato alla vicina grotta da una porticina, della quale restano soltanto due pilastri, e custodiva, al di sopra di un banchetto accostato alla parete di fondo, una statuina di Demetra e una riproduzione della testa di Persefone, oggi conservate presso il Museo Nazionale Etrusco di viterbo.
IL MITO Persefone, senza il consenso della madre Demetra, fu data in sposa ad Ade dal padre Zeus e quindi fu costretta a vivere nell'oltretomba.
Demetra reagì al rapimento provocando la sterilità dei campi e ottenne, in seguito ad un accordo, di riavere con se la figlia per sei mesi all'anno. La testa recuperata presso Macchia delle Valli probabilmetne fu posizionata nella cella, accanto al simulacro di Demetra, per indicare la riemersione di Persefone dall'oltretomba e il suo ritorno dalla madre.
Vetralla, santuario di Macchia delle Valli - La cella
Vetralla, santuario di Macchia delle Valli - La statua di Demetra
Foto tratta dal sito della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale, ridimensionata
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BIGLIETTO E PRENOTAZIONI
Per partecipare all'escursione è necessario acquistare una copia del volume "I pirati della bellezza: romanzo degli Etruschi secondo A. Ricci" o di un altro libro, a scelta, tra quelli presenti nel ricco catalogo di Davide Ghaleb Editore.
Info e prenotazioni:
tel. 3206872739
etruschi-passeggiate@tusciaweb.it
ORGANIZZATORI
L'iniziativa è presentata da Antonello Ricci e Davide Ghaleb Editore ed è organizzata da TusciaWeb, in collaborazione con Università degli Studi della Tuscia e Caffeina Cultura e con il patrocinio della Soprintendenza dei Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale e del Comune di Vetralla (VT).
PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
Manifesto dell'iniziativa
La notizia dell'inaugurazione sul sito della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale
Pagina dedicata al santuario di Demetra dal sito della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale
Pagina dedicata al santuario di Demetra dal sito pagineveloci.net
Voce dedicata a Cerere sul sito della Treccani
Voce dedicata a Demetra sul sito della Treccani
Voce dedicata a Persefone sul sito della Treccani
si invitano gli interessati a verificare la pubblicazione di eventuali aggiornamenti e a raccogliere informazioni presso le sedi opportune
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di Stefano Rosati