"PREFIERO MORIR DE PIE
QUE VIVIR DE RODILLAS"

(Emiliano Zapata)

ARCHIVIO

ARCHIVIO FOTOGRAFICO

MUSEO DI VILLA GIULIA (ROMA)
INCONTRO DEDICATO A VEIO

Il Museo Nazionale Etrusco di villa Giulia ospiterà giovedi 6 febbraio 2014, a partire dalle ore 17.00 (Sala della Fortuna), un incontro dal titolo:

VEIO, PRIMA DELLA CITTA'
Un progetto condiviso di ricerca e valorizzazione




Foto tratta dal sito della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale, ridimensionata
e utilizzata secondo i termini della Licenza
Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Unporteda.

PARTECIPANTI ALL'INCONTRO
All'incontro saranno presenti:
Alessandra Sperduti (Museo Preistorico L. Pigorini), Marco Demmelbauer (La Venaria Reale), Laura D'Erme (SBAEM), Luigi Malnati (Direttore Generale per le Antichità), Alfonsina Russo (Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale), Miriam Cipriani (Direttore Regionale Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio) e Daniele Torquati (Presidente del XV Municipio di Roma).

LE ORIGINI DI VEIO La città di Veio, come molti centri etruschi, si innalzava su un ampio pianoro, presso l'odierna Isola Farnese, ed era circondata dalle numerose necropoli sorte sui rilievi vicini.
I tanti piccoli villaggi originariamente disseminati nella zona di Veio cominciarono ad aggregarsi alla fine dell'età del bronzo e, a partire dagli inizi dell'età del ferro (seconda metà del X secolo aC), dettero vita ad un abitato unitario di circo 200 ettari, formato da gruppi di capanne alternati a spazi vuoti.

SCOPERTE RECENTI
Nella zona dove sorgeva uno di questi antichissimi villaggi, sono riemersi i resti di un'abitazione risalente all'età del bronzo finale (tra XII e X secolo aC) e nel 2013, davanti al pianoro che ospitàva la città etrusca, quelli di una necropoli.
I risultati dello scavo realizzato presso la necropoli verranno presentati nel corso dell'incontro in programma a Villa Giulia.


Immagine tratta dal sito della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale
e utilizzata secondo i termini della Licenza
Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Unporteda.

LE NECROPOLI Le necropoli presenti nei dintorni dell'insediamento ospitavano migliaia di sepolcri, datati dal IX secolo (inizio dell'età villanoviana) al VII/VI secolo aC, e hanno offerto agli archeologi le più antiche testimonianze della pittura funeraria etrusca, rinvenute presso la Tomba delle Anatre (VII secolo aC) e quella dei Leoni ruggenti (inizio VII secolo aC).

LA CITTA' ETRUSCA Il centro urbano di Veio, fiorente in special modo tra VIII e VI secolo aC, è stato solo parzialmetne esplorato e attualmente si conoscono una cinta muraria del V secolo aC, il noto Santuario di Apollo di Portonaccio, il tempio di età arcaica sulla rocca e varie aree sacre come quella di Giunonre Regina e qualle della località Campetti.
Il Tempio di Apollo ha restituito il celebre gruppo scultoreo di Apollo ed Ercole, ritratti durante una lotta e attualmente conservati presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.
L'impianto urbanistico della rocca cittadina, presso l'altura di Piazza d'Armi, risale alla fine del VII secolo e, con il suo regolare tracciato stradale, è uno dei più antichi d'Etruria.
Tra VII e VI secolo aC. le campagne circostanti il centro urbano, probabilmente in seguito ad una crescita della popolazione, furono occupate da piccole fattorie, abitate da singoli nuclei familiari.

VEIO E ROMA Veio fu una delle prime rivali di Roma, con la quale si trovò in concorrenza sin dagli albori dell'età regia romana per il controllo del basso Tevere.
La città fu conquistata, nel 396, dai soldati romani guidati da Furio Camillo e fu il primo centro etrusco a cadere sotto il dominio di Roma.

L'ETA' ROMANA I romani, come già avevano fatto gli etruschi, stabilirono nel territorio occupato, almeno fino all'età tardorepubblicana, molte piccole proprietà contadine, e lasciarono numerose testimonianze della loro presenza. I vincitori, secondo le iscrizioni, edificarono templi, terme e un teatro. All'epoca imperiale romana risalgono anche alcune tombe.
La città divenne colonia, forse all'epoca di Cesare, e poi municipio (municipium Veiens), sotto Augusto.
Veio visse il suo ultimo periodo di gloria nel corso del I secolo dC, quando vennero edificate costruzioni prestigiose come quella da cui provengono le dodici colonne ioniche oggi visibili a Roma sulla facciata di palazzo Wedekind, sede del quotidiano "Il Tempo", in Piazza Colonna.
L'insediamento fu definitivamente abbandonato nel corso del V secolo aC.
Immagine di Palazzo Wedekin

Le colline del Lazio centrale avevano affiancato i destini dell'etrusca Veio e di Roma ma la storia li divise irreparabilmetne e così, oggi, Roma è una città viva, popolata da milioni di persone, mentre di Veio restano soltanto affascinanti testimonianze storiche, visitate dai turisti e studiate dagli archeologi.


PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Pagina del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo dedicata all'incontro in programma a Villa Giulia
Sito del Museo di Villa Giulia
Voce dedicata a Veio dal sito della Treccani
Voce dedicata a Veio dal sito della Treccani
Pagina dedicata a Veio dal sito della Soprintendenza per i beni archeologici dell'Etruria Meridionale
Sito dedicato all'Apollo di Veio
Sito del parco di Veio
Pagina del sito del Parco di Veio con foto dell'antica città


si invitano gli interessati a verificare la pubblicazione di eventuali aggiornamenti e a raccogliere informazioni presso le sedi opportune
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di Stefano Rosati

TUSCIA - INFORMAZIONI PER PARTECIPARE A VINITALY

ROMA - ALCUNI EVENTI IN PROGRAMMA ALL'AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA (fino al 9 febbraio 2014)