Mentre i "grandi eletti e non eletti" della terra sembrano pronti a disperdere denaro per la distruzione del presente piuttsoto che ad investirlo per la costruzione del futuro, mentre appaiono molto interessati alla ricerca di prove e controprove, alle minacce e ai numeri nei parlamenti, agli spostamenti delle portaerei e alla preparazione dei missili, ai conti alla rovescia e alla resa dei conti. agli ultimatum e alle bombe "intelligenti", all'utilizzo di armi convenzionali e di armi non convenzionali e poco disposti a preoccuparsi della vita e della dignità delle persone, il Vescovo di Roma, giunto a sorpresa e quasi dalla fine del mondo, si è rivolto, durante l'Angelus di Domenica 1 Settembre 2013, direttamente alle persone:
"Una catena di impegno per la pace unisca tutti gli uomini e le donne di buona volontà! E’ un forte e pressante invito che rivolgo all’intera Chiesa Cattolica, ma che estendo a tutti i cristiani di altre Confessioni, agli uomini e donne di ogni Religione e anche a quei fratelli e sorelle che non credono: la pace è un bene che supera ogni barriera, perché è un bene di tutta l’umanità.
Ripeto a voce alta: non è la cultura dello scontro, la cultura del conflitto quella che costruisce la convivenza nei popoli e tra i popoli, ma questa: la cultura dell’incontro, la cultura del dialogo; questa è l’unica strada per la pace.
Il grido della pace si levi alto perché giunga al cuore di tutti e tutti depongano le armi e si lascino guidare dall’anelito di pace.
Per questo, fratelli e sorelle, ho deciso di indire per tutta la Chiesa, il 7 settembre prossimo, vigilia della ricorrenza della Natività di Maria, Regina della Pace, una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero, e anche invito ad unirsi a questa iniziativa, nel modo che riterranno più opportuno, i fratelli cristiani non cattolici, gli appartenenti alle altre Religioni e gli uomini di buona volontà."
(brano estratto dall'Angelus di Papa francesco di Domenica 1 Settembre 2013)
Il Vescovo di Roma ha quindi fatto il suo invito:
"Il 7 settembre in Piazza San Pietro - qui - dalle ore 19.00 alle ore 24.00, ci riuniremo in preghiera e in spirito di penitenza per invocare da Dio questo grande dono per l’amata Nazione siriana e per tutte le situazioni di conflitto e di violenza nel mondo. L’umanità ha bisogno di vedere gesti di pace e di sentire parole di speranza e di pace! Chiedo a tutte le Chiese particolari che, oltre a vivere questo giorno di digiuno, organizzino qualche atto liturgico secondo questa intenzione."
(brano estratto dall'Angelus di Papa francesco di Domenica 1 Settembre 2013)
Nel mondo ci sono tante ingiustizie e la pace mondiale da sola non basta certo a risolverle ma rende almeno possibile la ricerca di una soluzione, senza di essa la stessa ricerca potrebbe diventare impossibile.
Testo integrale dell'Angelus di Papa Francesco di Domenica 1 Settembre
Libretto della Celebrazione per la Veglia
Informazioni sulla Veglia in Piazza San Pietro di Sabato 7 Settembre 2013
di Stefano Rosati