"PREFIERO MORIR DE PIE
QUE VIVIR DE RODILLAS"

(Emiliano Zapata)

ARCHIVIO

ARCHIVIO FOTOGRAFICO

ROMA
VILLA GIULIA
MOSTRA DEDICATA ALLA CIVILTA' NURAGICA



Il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia ospiterà fino al 16 marzo 2014 la mostra

LA SARDEGNA DEI 10.000 NURAGHI
Simboli e miti del Passato


LA MOSTRA La Mostra allestita a Villa Giulia ospita 40 opere in bronzo o pietra provenienti dai principali musei nazionali e civici della Sardegna, ai quali sono stati affiancati bronzetti sardi rinvenuti in Etruria meridionale e datati all'età villanoviana, ed è suddivisa in quattro sezioni.
La prima sezione, Immagini di un popolo, è dedicata ad un documentario di Roberto Cretton e, attraverso le immagini, si occupa di architetture, vita quotidiana e religiosità dei Nuragici.
La seconda sezione, I Luoghi e i simboli, offre la possibilità di conoscere la Sardegna nuragica e di osservare i manufatti di bronzo e pietra realizzati sul modello dei nuraghi.
La terza sezione, Identità e Orizzonti, conduce il visitatore alla scoperta dei monumenti nuragici grazie alla riproduzione di due grandi statue in pietra, quelle presenti nel sito di Mont'e Prama, e alla ricostruzione in scala reale di interni di nuraghi.
L'ultima sezione, Simboli e segni della memoria, ospita opere poco conosciute dal grande pubblico ma capaci di testimoniare la funzione svolta anticamente dalle riproduzioni dei nuraghi.

IL CATALOGO L’esposizione - rielaborazione di quella sarda “Simbolo di un simbolo”, inaugurata nell’ottobre del 2012 nel piccolo centro di Ittireddu (SS) e poi ospitata al Museo “G. A. Sanna” di Sassari fino al 30 novembre 2013 - è arricchita da un catalogo che, grazie ai contributi di molti studiosi, approfondisce gli argomenti trattati dalla mostra.

LA CIVILTA' NURAGICA La civiltà nuragica deve il suo nome all'edificio che la caratterizza, il nuraghe, e si affermò in Sardegna tra l'età del Bronzo e gli inizi dell'età del Ferro, in un lungo periodo compreso tra il XVII e il IX secolo aC.
Tra XVII e XIII secolo aC il territorio sardo salutò la comparsa di migliaia di nuraghi, di diversa complessità.
Questi antichissimi edifici megalitici, originariamente alti più di 20 metri, svolsero funzioni di tipo politico, amministrativo, militare e religioso.

Alla fine del II millennio ci furono grandi sconvolgimenti nel Mediterraneo e intorno al XII secolo aC in Sardegna si ebbero notevoli cambiamenti evidenziati dall'interruzione della costruzioni megalitiche e dalla riorganizzazione, in senso fortemente gerarchico, della società.
La Sardegna, collocata sulla rotta tra Occidente e Oriente, svolse in questa fase storica un ruolo da protagonista negli scambi commerciali e i suoi abitanti furono abili navigatori e artigiani, capaci di apprendere tecniche metallurgiche e diffonderle nel Mediterraneo dopo averle rielaborate autonomamente.
Gli esponenti dei gruppi dirigenti, interessati al rafforzamento del proprio potere e alla formazione di una società coesa, favorirono, in questo periodo, l'esaltazione della storia antica della Sardegna attraverso la realizzazione di opere, in pietra o in bronzo, rappresentanti i vecchi nuraghi.
Il nuraghe divenne in questo modo il simbolo dell'isola e dei suoi abitanti.

INIZIATIVA A FAVORE DELLA POPOLAZIONE DELLA SARDEGNA COLPITA DALL'ALLUVIONE L'iniziativa, promossa dalla Soprintendenza per i beni archeologici dell'Etruria meridionale e dal Comune di Ittireddu, sosterrà la popolazione della Sardegna colpita dall'alluvione attraverso la Caritas - Parrocchia Nostra Signora De La Salette di Olbia (IBAN IT 42 M 03359 01600 100000069823, causale: EMERGENZA ALLUVIONE OLBIA)


Per maggiori informazioni sulla mostra:
Pagina dedicata alla mostra dal sito del Museo di Villa Giulia
PAgina dedicata alla mostra dal sito dei Beni Culturali

Link utili:
Sito dedicato a Mont'e Prama
Pagina di Wikipedia contenente molte foto e ricostruzioni di Nuraghi


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